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08/10/1997 - L' Unione Sarda
Nasce un Comitato E Palomba promette: Regione parte civile
di F.Mn.
Giorgio Mazzella non si ferma: dopo aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari denunciando gli autori di un tentativo di sequestro nei suoi confronti, l'imprenditore ha deciso di dar vita a un "Comitato permanente contro i sequestri" che assumerà tutte le iniziative necessarie per rendere la vita difficile all'Anonima.
Lo ha detto ieri mattina a Villa Devoto, al termine di un incontro con il presidente della Regione Federico Palomba. Il capo dell'esecutivo ha annunciato che se ci saranno le condizioni la Regione si costituirà parte civile non solo contro i sequestratori, ma anche contro gli incendiari.
"Questo è soltanto l'inizio -dice Mazzella- è arrivato il momento di ribellarsi, di fermare quie 300 bastardi che sequestrano la gente". Per questo ha deciso di fondare il "Comitato contro i sequestri". "Sarà formato da volontari", spiega. "Ho già ricevuto centinaia di telefonate da amici, da imprenditori che mi hanno dato la loro disponibilità. Ora non c'è nessuno che affianchi la famiglia immediatamente dopo un sequestro. Non c'è nessun organismo che si impegni a trovare soluzioni per rendere impossibili questi atti delittuosi".
Obiettivo del comitato sarà proprio questo: mettere in campo tutte le idee e le iniziative per emarginare i banditi, costringerli a non sequestrare più nessuno. Per Mazzella è possibile. "Devono insorgere per primi i paesi della Barbagia e dell'Ogliastra. La ribellione deve vedere protagonisti i giovani: la battaglia si può vincere". L'imprenditore ha scritto ai sindaci sardi. "Una lettera l'ho mandata anche al primo cittadino di Orgosolo: è da lì che deve partire la protesta".
Palomba è d'accordo. "Se altri nostri conterranei avessero avuto lo stesso coraggio di Mazzella, forse Silvia Melis non sarebbe più nelle mani dell'Anonima". Il Presidente della Giunta regionale fa un appello a tutti i sardi. "La prima risorsa per sconfiggere i sequestri siamo noi. Mi appello a tutti i sardi, alle donne, al mondo delle campagne: sconfiggiamo l'omertà".
Palomba scomoda addirittura Eleonora d'Arborea. "La Carta de Logu prevedeva la responsabilità collettiva: il villaggio deve pagare per le sue responsabilità". Ecco perchè la Regione, annuncia il Presidente, è pronta a costituirsi parte civile. "Se ci saranno le condizioni non esiteremo a farlo: i delinquenti devono pagare anche economicamente per le loro malefatte". Intanto, oggi i sindaci dell'Isola saranno a Roma per tenere alta l'attenzione sul caso di Silvia Melis. "La Regione non sarà fisicamente nella capitale -dice Palomba- ma idealmente siamo a fianco delle comunità locali in questa battaglia".
Anche il Presidente del Consiglio regionale, Gian Mario Selis, ha espresso la sua solidarietà a Giorgio Mazzella. "Il Consiglio regionale -ha scritto in una lettera- sostiene con forza la lotta contro i sequestri. Non avremo futuro se non ci liberiamo di chi disprezza la libertà e la vita, nessun programma di sviluppo e lavoro sarà possibile se non ci ribelliamo a questa barbarie che ci umilia di fronte al mondo".